Domaine - La conquista del regno - USATO

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L'autore di Coloni di Catan, due anni dopo l'uscita del titolo che cambiò la sua vita, propose al grande pubblico un gioco che per strategia e profondità nulla aveva da invidiare alla famosa isola, fatta eccezione per la componentistica che sicuramente poco valorizzava lo sforzo sostenuto. Quel gioco arrivò alla finale dello Spiel des Jahres nel 1997 e vinse lo stesso anno il Deutscher Spiele Preis: il suo nome era Löwenherz.
Qualche anno e una decina di chili di espansioni di Coloni dopo, ripreso in mano il gioco si puntò ad un suo rilancio con una componentistica più ricca ed una semplificazione delle regole. L'obiettivo era da una parte il coinvolgimento di quella fascia di giocatori più vicina a Coloni che a titoli come Puerto Rico e dall'altra consentire la realizzazione di una versione digitale.
Passiamo al gioco ... l'ambientazione è quella medioevale con una mappa modulabile composta da 9 cartelle mobili che rendono ogni partita differente dalle altre. I giocatori devono espandere i propri feudi costituiti da castelli e cavalieri necessari per la loro difesa. Al proprio turno i giocatori possono giocare una carta azione e, previo pagamento del corrispettivo necessario, compiere una azione tra:
- piazzare una pietra di confine per delimitare un feudo;
- espandere i confini di un feudo;
- piazzare un cavaliere;
- stringere un'alleanza;
- spingere un cavaliere avversario a tradire.
Fondamentale è disporre di una quantità di ducati sufficienti ad impostare la propria strategia. I modi per ottenere ducati sono due: vendere le carte azione (che sono messe a disposizione degli altri giocatori), oppure espandere i propri feudi in maniera che possano includere giacimenti di oro, argento o altri metalli preziosi che possono garantire una rendita ad ogni turno.
A differenza di coloni dove i giocatori possono essere limitati nell'espansione ma non possono perdere gli spazi conquistati, in Domaine è possibile attaccare i feudi avversari (avendo un numero maggiore di cavalieri), facendo così perdere punti e, se possibile, miniere agli avversari.
Vince la partita chi per primo arriva a 30 punti (in una partita di 4 giocatori).